venerdì 1 luglio 2011

L'Elefante a noi ci fa un baffo

In particolare, l'elefante in questione è giallo e pubblicizza materassi.
Avrete capito, visto che siete dei lettori molto molto attenti (e lo vediamo dal numero delle visite su questo sito) che questa nuova avventura riguarda quello che sarà il nostro giaciglio nella nuova casa: il binomio inscindibile rete & materasso.
Una casa a quanto pare l'avremo (dopo inenarrabili peripezie di cui avete avuto un assaggio qualche post fa), e verrà in nostro possesso fornita solo di cucina.
Scatta quindi la missione arredamento, che abbiamo iniziato dalla cosiddetta zona notte (come se si usasse solo di notte... bha..) per una serie di validissimi motivi:
  • in primis pare che il riposo notturno abbia un'infinità di benefici, e visto che non facciamo un grande uso di cose che fanno bene, ne approfittiamo volentieri;
  • Lui soffre costantemente di mal di schiena, per cui pensiamo che una rete fatta a modino riesca a lenire le sofferenze, sopratutto quelle post-trasloco;
  • abbiamo scoperto che il binomio di cui sopra è una delle cose più costose in assoluto di tutto il panorama, anche svedese, dell'arredo d'interni. Un calcolo sbagliato e avremmo perso definitivamente il budget, non potendoci più permettere che Morfeo ci cullasse con doghe ergonomiche e molle avvolgenti.
Iniziamo l'indagine di mercato ovviamente su internet. Incuriositi dalla segnalazione della Suocera di Lui (mia madre, ndr), ci imbattiamo in quest'offerta assolutamente imperdibile:


Ma è bastata una telefonata al numero sovra impressione per capire che l'offerta doveva essere assolutamente persa: le dimensioni del materasso sono 160x190.

Esatto, 160x190.. delle normalissime misure standard. Intollerabile.

Non ancora vi abbiamo detto, infatti, che noi il letto lo vogliamo grande: 170x200, 30cm in più dei risicatissimi letti Ikea. Si sa, lassù al freddo e con le renne, sono tutti secchi, lunghi e pure diafani. Noi siamo un pò più larghi e sicuramente meno lunghi, e abbiamo deciso che nel lettuccio vogliamo ogni tipo di comfort: non solo abbiamo cercato la composizione più larga, ma dopo una serie di ricerche online e incontri ravvicinati con atelier folignati del dolce dormire, abbiamo di deciso di cercare a tutti i costi una meravigliosa rete con sollevamento delle estremità.

Negozio Lela Materassi, Spello. In un angolo c'è la risposta a tutti i nostri desideri:


Inoltre la simpatica proprietaria soddisfa tutte le nostre stranissime richieste, tranquillizzandoci che no, le sue reti non si sono mai rotte e se dovessero farlo c'è pure la garanzia, rafforzando il concetto con un eloquentissimo "non mi sembrate molto pesanti, ma poi non so voi che ci fate..". (Ancor più eloquente è stato il nostro irrefrenabile sguardo.)
Ecco, il Nostro Letto sarà come quello in foto, con l'unica differenza che la rete è unica.. non abbiamo voluto rischiare la fastidiosissima voragine tra i due materassi che avrebbero composto questa soluzione.


Come si evince dalla testimonianza fotografica*, abbiamo passato un'oretta abbondante testando la rigidità del poliuretano, i guduriosissimi meccanismi di sollevamento, tra l'altro comandati da un comodissimo telecomando, verificando la stabilità della rete, la sua resistenza e la sua rumorosità (...). Finiti i severissimi test optiamo per la struttura in ferro piuttosto che in legno e passiamo il bancomat per l'acconto.
Aspettiamo quindi che la Simpatica Signora Lela ci fabbrichi il talamo che, tra l'altro, sarà la prima cosa a entrare a casa dopo di Noi.
Io nel frattempo ci immagino più o meno così:



E comunque, quello dei materassi è davvero un business molto, molto redditizio e, sopratutto, mettevi l'anima in pace: le care e vecchie molle ormai stanno cedendo il passo agli stessi materiali dell'imbottitura dello Shuttle. Ne siamo sicuri.


*Moto di orgoglio di una giovine sposa: si noti nell'immagine anche l'anulare sinistro...

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