domenica 3 luglio 2011

Oggi sono intollerante quindi... IKEA

Si, oggi mi sono svegliato intollerante e non che sia la mia natura (in effetti solitamente tollero tutto per quasi un secondo). Il nostro percorso ad ostacoli per affittare e arredare una casa procede e già avete visto i primi risultati con il letto e la valutazione dell'illuminazione, adesso dobbiamo passare di livello... il resto della casa.

La situazione economica di una coppia "normale" del 2011 non consente certamente spese esorbitanti, la posizione contrattuale naturalmente non consente finanziamenti, il nostro totale allineamento ad un mondo sempre più veloce ci limita molto nelle scelte e le nostre irrinunciabili passioni ci vincolano irrimediabilmente. CHE FARE? QUI CI VUOLE UN AIUTO VELOCE...

L'ormai famoso marchio dell'IKEA

Non ci voleva la scienza per capire quale potesse essere la soluzione alla nostra necessità (sarà anche perché chi mi conosce sa che vado matto per le soluzioni IKEA a prescindere), è comunque divertente capirne tutte le motivazioni, siano esse economiche che dovute allo stile di vita.
L'economicità non è in dubbio e, scusandomi in anticipo con chi (purtroppo per lui) è ancora ancorato a concetti qualitativi ormai desueti, neanche la qualità. I prodotti IKEA non saranno fatti dai designer di un noto mobilificio (che per altro prenderemo in giro dopo) ma sono resistenti, comodi, hanno un buon odore, te li progetti come ti pare senza il magico sovrapprezzo dovuto al "... beh sa, l'abbiamo fatto su misura...". L'IKEA è un mondo su misura, togli, aggiungi, cambi colori sui simulatori di ambiente online e poi ti lanci nella caccia al tesoro per trovare i pezzi sparsi in un magazzino immenso.
L'IKEA concede finanziamenti ai contratti a progetto e senza una firma di garanzia. Accidenti.. ma qui uno rischia di poter arredare casa anche se è solo al mondo... che scandalo per un paese come l'Italia dove tutto è rimasto fermo a 30 anni fa (soprattutto i cervelli, purtroppo).

Certamente, come avrete capito, il finanziamento non può superare la durata del contratto... ma se la cucina nell'immagine sotto costa circa 1500 € (completa di elettrodomestici) la cosa non è certo un problema.


Risolto il problema economico, quello estetico (a Noi lo stile IKEA piace troppo...) e quello del montaggio (adoriamo montare le cose e inoltre ci siamo dotati delle necessarie tecnologie) adesso non resta che fare un bel confronto con il mobile per sempre.


Per prima cosa in questo mondo niente dura per sempre, figuriamoci un mobile. In secondo luogo, a Noi di vedere per tutta la nostra vita il solito mobile (che per comprarlo hai fatto un mutuo decennale) non ci attrae per nulla. Noi vogliamo essere liberi di evolvere, cambiare, ripensare a ciò che abbiamo e adattarlo anche al nostro invecchiamento... non ci odiate ma i catafalchi li lasciamo a qualcun altro...

Pur bastando non è tutto, alla nostra scelta ha contribuito pure la pagina web della nota casa "per sempre"... un tripudio di cosse orribili: bamby, cigno con prole, musica fastidiosissima, pesantezza assurda del formato flash, svolazzamento costante di farfalle e frasi da "... prenderli a schiaffi...". Godetevi il capolavoro:


Eccoci arrivati alla fine, la nostra nel bene e nel male sarà una casa IKEA (concetto criticato nello splendido film "Fight club") e conterrà una camera da letto, una piccola biblioteca al posto del salotto e una stanza dei giochi e dell'informatica per il nostro divertimento... seguirà la cucina e l'adattamento IKEA dei due bagni... quindi a presto per tutte le esilaranti fasi del montaggio.

NOTA A MARGINE DELLA MOGLIE: quelli del mobile per sempre ci offrono, come si nota dalla foto quassù, comodi cassetti per i nostri sogni. Sapete che vi dico, falegnami dei miei stivali? Noi ci compriamo un armadio lungo tre metri per riempirlo di sogni, e quando avremo finito lo spazio (a breve) abbiamo tutto il resto della casa, con tanto di soffitta e garage.

NOTA A MARGINE DEL MARITO: se non sbaglio la frase "voi avete i sogni, noi abbiamo i cassetti" ricorda un verso di una canzone di Bobo (si si, quello dell'Ottavo Padiglione) che faceva cosi "... c'ho un bastone e tu c'hai un buco da tappare ..." (l'allusione mi pare molto chiara). [Bobo Rondelli - I bisogni della vita]

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